Le città del tartufo nero: dove il tuber è una vera e propria istituzione

Quali sono le città del tartufo nero? Quali sono i luoghi in Italia e nel mondo dove si può raccogliere la preziosa trifola? Prendendo in considerazione il tartufo nero pregiato, ovvero il tuber melanosporum, possiamo dire con certezza che la città più famosa per la raccolta e la vendita del tartufo nero è Norcia, in Umbria. Tant’è che il tartufo nero pregiato è conosciuto anche con il nome di tartufo nero di Norcia.

La nostra vocazione tartufigena

Ogni luogo, ogni regione e, più nel dettaglio, ogni città, possiede delle caratteristiche ambientali e culturali che la contraddistingue dalle altre. Grazie alla storia della nostra penisola, alle sue caratteristiche geografiche e alla densità abitativa, queste diversità sono davvero molto evidenti, anche a distanze territoriali minime, come ad esempio tra un paese e l’altro.

All’interno di queste preziose varietà, c’è anche la vocazione tartufigena (o tartuficola), ovvero la capacità di un terreno di sviluppare naturalmente tartufi. E, considerata la rarità e la richiesta di questi doni della terra, diventa una caratteristica che porta al luogo di raccolta un certo pregio in termini culturali (la nascita spontanea di eventi e storie legate al mondo del tartufo) ed economici, grazie al turismo culinario che, nel nostro paese, è una risorsa fondamentale. Parlando di città del tartufo è obbligatorio citare Norcia, in Umbria, che ha fatto della sua vocazione tartufigena la sua arma vincente. Quindi esattamente come è successo per il tartufo bianco pregiato, chiamato appunto anche bianco d’Alba, il tartufo nero di Norcia è diventato negli anni un vero e proprio simbolo della città e della provincia.

Quali sono le città del tartufo nero

  • Regioni principali
  • Marche
  • Piemonte
  • Umbria
  •  
  • Altre regioni
  • Abruzzo
  • Basilicata
  • Calabria
  • Campania
  • Emilia Romagna
  • Lazio
  • Liguria
  • Lombardia
  • Sardegna
  • Toscana
  • Trentino

Nonostante Norcia sia a un livello di produzione e raccolta del tartufo nero notoriamente superiori, ci sono anche molte altre (città sparse per tutta la penisola) che potrebbero essere considerate città del tartufo nero. Il Piemonte, per esempio, nonostante sia molto più famoso per la raccolta del prezioso bianco d’Alba, ha una spiccata predisposizione anche per lo sviluppo del tartufo nero pregiato. E questo riguarda soprattutto la zona delle Langhe, il Monferrato, il Roero e la pianura alessandrina.

Un’altra zona a vocazione tartufigena interessata nell’abbondante raccolta del nero di Norcia è sicuramente la zona di Acqualagna e numerose altre città marchigiane. E, proprio come succede in Piemonte, anche nelle Marche si raccolgono in abbondanza tartufi sia bianchi che neri. Ed è quasi scontato dirlo, ma anche la vicina Umbria possiede altri territori, oltre a quello norcino, da cui attingere la preziosa trifola nera, come per esempio la zona di Spoleto nel territorio perugino.

Il tartufo nero è una specialità italiana

Il tartufo nero si può trovare spontaneamente anche in tantissime altre regioni italiane, per esempio in Lombardia, specialmente nella zona dell’Oltrepò Pavese e nel bergamasco. In Veneto, in Emilia-Romagna, in Liguria, in Toscana, nel Lazio, in Abruzzo e, più al sud, si raccolgono ottime quantità di nero pregiato in Campania, Sicilia ma, soprattutto, tra Basilicata e Calabria. Non sono le uniche zone in Italia dove poter trovare il tartufo nero pregiato, ovviamente, ma sono sicuramente quelle più vocate.

E nel resto del mondo, quali sono le città del tartufo nero? Parlare di città è un po’ inappropriato, si trovano tartufi neri di buona qualità nella regione francese del Périgord (non a caso in Francia il tartufo nero pregiato è chiamato truffe du Périgord), in Svizzera, in Spagna e addirittura in alcuni boschi dell’Oregon, negli USA. Sebbene sia presente anche in tante altre città del mondo, si può tranquillamente dire che il tartufo nero sia una specialità italiana, perché maggiormente presente nella nostra penisola.