Quale sarà il futuro (e il costo) del tartufo bianco al kg nel 2020?

(17/06/2020) È ancora presto per fare previsioni sulla prossima stagione di raccolta, ma considerata l’emergenza sanitaria in corso, ci sono buone probabilità che il costo del tartufo bianco al kg nel 2020 possa superare la media degli ultimi anni, toccando picchi di 3.500-4.000 € al kg.

Previsione del prezzo del tartufo bianco al kg nel 2020

Siamo quasi a metà giugno, è ancora presto per pronosticare quale sarà il prezzo del prezioso Tuber Magnatum Pico nel 2020, ma le piogge di questi due mesi fanno ben sperare in un’annata di raccolta quanto meno decente. I problemi più grossi saranno legati sicuramente al possibile ritorno del Covid-19 durante la stagione fredda e, di conseguenza, la possibilità che i prezzi schizzino alle stelle per la carenza di domanda e una scarsa affluenza durante le fiere principali (sempre che non vengano annullate per un’eventuale emergenza).

L’anno scorso, il 2019, si è concluso con un bilancio neutrale, sicuramente non memorabile; la qualità media dei tartufi è stata sufficientemente alta, ma le quantità raccolte altalenanti, con delle impennate improvvise di oltre 3.500 €/kg, sebbene il prezzo medio sia rimasto attorno ai 2.200 €/kg. Secondo Mauro Carbone, il direttore generale del Centro Nazionale studi del tartufo, «Questa edizione celebra la fine di una stagione dall’andamento fortemente variabile. Il mercato ha avuto settimane ottime alternate a momenti difficili».

Nonostante le piogge di maggio e giugno stiano facendo ben sperare, è davvero molto presto per riuscire a fare delle previsioni credibili. Ma se proprio dovessimo azzardare quale sarà il costo del tartufo bianco al kg nel 2020, avrebbe comunque una media di prezzo piuttosto alta e si attesterebbe attorno ai 3.000-3.500 €/kg, con dei picchi improvvisi di 4.000 €/kg, considerate l’emergenza sanitaria e la possibilità che questa continui anche durante l’autunno. La speranza, ovviamente, è quella di sbagliarci, e anche di tanto.

Cosa determinano la qualità e il costo al kg del tartufo bianco pregiato

Il 2017 è famoso per essere stato un anno terribile, pochi tartufi e di bassa qualità. Colpa della siccità? Può essere, ma secondo uno studio (durato, a quanto pare, ben 14 anni) di Pierre Sourzat sul tartufo di Bugey, pubblicato sul numero 89 della rivista Le Trufficulteur, evidenzia come la pioggia eccessiva durante il mese di aprile abbia influito negativamente sullo sviluppo di questo specifico tartufo, questo significa che non deve piovere ininterrottamente per far sì che ci siano le condizioni di terreno ideali per la formazione del tartufo, ma dev’esserci l’adeguata alternanza tra pioggia e siccità, in modo da stimolare la riproduzione del fungo.

Prendendo in considerazione il 2018, l’annata più fortunata degli ultimi anni, quando l’abbondante raccolta di tartufo bianco ha permesso di raggiungere dei minimi di prezzo che si aggiravano sui 1.000 €/kg, la pioggia più utile è stata quella dei mesi di maggio e giugno, seguita da due mesi di tempo in prevalenza caldo e secco (ma mai eccessivo). Ne consegue che - secondo lo studio - l’alternanza pioggia/sole svolga un ruolo fondamentale nello sviluppo del tartufo.

Quello che determina il prezzo del tartufo bianco pregiato al dettaglio, così come quello degli altri tartufi, è la combinazione di 5 fattori fondamentali:

  1. La quantità generale di tartufo raccolta
  2. La domanda
  3. Lo stato di conservazione del singolo tartufo
  4. La pezzatura del singolo tartufo
  5. In quale parte della stagione è stato raccolto

Generalmente, verso la fine del periodo di raccolta, i tartufi stanno raggiungendo la piena maturazione e sono molto più saporiti e, di solito, anche più costosi.

La fiera internazionale del tartufo d’Alba 2020

Giorgio Aguzzi, presidente di TuberAss di Acqualagna (Associazione Nazionale dei Commercianti di Tartufo), chiede ai sindaci che le varie fiere di settore possano vedere la luce nonostante l’emergenza sanitaria “…pur nel rispetto delle norme di sicurezza per dare continuità al settore e limitare i danni già ingenti per le ricadute della pandemia da Covid-19".

Mentre l’Ente Fiera Internazionale del tartufo d’Alba sta organizzando la 90ª edizione della fiera, lasciando intendere che ci saranno delle novità digitali per tutti coloro che non avranno la possibilità di visitare la famosa kermesse internazionale.

Gli organizzatori guardano verso il futuro, cercando fare in modo che questi eventi possano in un modo o nell’altro avere luogo, limitando il commercio abusivo e sostenendo l’economia del tartufo, nel rispetto di una filiera molto delicata di cui fanno parte migliaia di cavatori, appassionati, commercianti e ristoratori.