Tartufo in crisi in Europa, ma compensa il mercato asiatico (specialmente in Giappone)

Che l’economia del tartufo fosse in crisi se ne sono accorti a loro spese tartufai e ristoratori, costretti a fare i conti con una pandemia globale che ha colpito duramente un settore di per sé già instabile, che deve sottostare ogni anno alle leggi inflessibili di una natura capricciosa. Ma l’economia asiatica sembra essere in ripresa, dove la richiesta di tartufo è in progressivo aumento.

Il 2020 è un’annata orribile per il tartufo bianco

Forse adesso si può già dire – superata la prima parte della stagione del tartufo bianco – che quest’annata sia una delle peggiori degli ultimi anni e che, per certi versi, ricorda quella pessima del 2017, ancora fresca nella memoria di tartufai, ristoratori e commercianti.

Andrea Rossano, titolare della Tartufingros di Alba, una delle figure più rappresentative per il tartufo bianco nel mondo, racconta al Corriere la situazione attuale del famoso Tuber Magnatum Pico, il pregiato tartufo bianco di cui Alba è capitale da quasi un secolo. «La pandemia ha bloccato l’Europa, dove vendo moltissimo e che quest’anno ha richiesto l’ottanta per cento in meno di prodotto, rispetto al solito – dice Andrea al Corriere della Sera – È veramente un anno horribilis. C’è scarsa richiesta, ma allo stesso tempo poca offerta. Mi ricorda il 2017.»

Quell’anno (il 2017), come ricorda Andrea, la raccolta di tartufo è stata scarsissima, unitamente alla richiesta, combinazione che ha fatto schizzare i prezzi del tartufo in alcuni casi fino a 2.000 € all’etto. In effetti quest’anno, a causa della pandemia, la crisi sembrava quasi inevitabile – anche noi di Tartufo.com abbiamo pronosticato un aumento sostanziale dei prezzi – e, nonostante le premesse climatiche fossero buone, di tartufo non se ne trova granché, almeno in Piemonte. E ad aggiungere disgrazie ci si è messa pure la scarsa richiesta – fino all’80% in meno in Europa – complice la crisi economica generale e l’impossibilità dei ristoratori di lavorare in condizioni di normalità.

Eppure Rossano sostiene che la richiesta non sia sparita del tutto; una parte di questa delicata economia resiste sotto i colpi del virus, grazie al dirottamento delle vendite verso il mercato asiatico «dove l’economia è in netta ripresa e c’è molta richiesta. Soprattutto in Giappone».

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Andrea Rossano, l’ambasciatore del tartufo

Il titolare di Tartufingros di Alba, Andrea Rossano, è una figura molto conosciuta nel mondo del tartufo bianco, specialmente nella zona del Roero, dove va alla ricerca dei migliori esemplari da vendere in tutto il mondo. Un vero ambasciatore, Rossano, ardente sostenitore di un mercato del tartufo onesto e uno dei più famosi portavoce del Magnatum Pico nel mondo che, in tanti anni di attività, ha accumulato numerose imprese commerciali e incontri memorabili, portando il bianco d’Alba a personaggi illustri quali Sofia Loren, Roberto Benigni, Marcello Mastroianni e addirittura Papa Giovanni Paolo II.

Fonti: Corriere della Sera