
Tartufo invernale: la trifola nera e gli altri tuber che amano il freddo
Il tartufo invernale (tuber brumale) è un tartufo disponibile durante i mesi più freddi dell’anno, ma non è l’unica trifola che si può raccogliere nel periodo invernale.
Il tartufo trae il nutrimento necessario per il suo sviluppo dalle radici di alcune piante specifiche; saper riconoscere le piante del tartufo non solo aiuta nelle attività di ricerca e di raccolta, ma ci aiuta a preservare il suo habitat e a incentivarne lo sviluppo.
Il tartufo si sviluppa in simbiosi con alcune piante, questo significa che il rapporto tra pianta e fungo è assolutamente imprescindibile per lo sviluppo di quest’ultimo, in un rapporto dove anche la pianta ne trae giovamento. Purtroppo, però, i cambiamenti climatici e pedoclimatici stanno mettendo a repentaglio la delicata salute delle piante e dei terreni necessari allo sviluppo del tartufo; soltanto una profonda conoscenza di queste piante ci permette di preservare la salute e lo sviluppo del prezioso fungo ipogeo.
Le piante attraverso cui il tartufo può svilupparsi in un rapporto di simbiosi sono tantissime, ma alcune di queste sono particolarmente produttive per alcune specie specifiche. Inoltre, recenti esperimenti di tartuficoltura stanno rimescolando le carte in gioco, preferendo alcune specifiche piante micorrizate per lo sviluppo controllato, rispetto ad altre che danno il meglio di sé nella forma di sviluppo spontanea.
Le piante elencate di seguito sono solo alcune tra le piante che possono entrare in simbiosi col tartufo, ma sono tra le più comuni e riconoscerle è uno dei punti fondamentali per diventare un buon cercatore:
Il tartufo invernale (tuber brumale) è un tartufo disponibile durante i mesi più freddi dell’anno, ma non è l’unica trifola che si può raccogliere nel periodo invernale.
Di tutte le specie di tartufo commestibili, il tartufo bianco d’Alba è il tartufo più pregiato in assoluto. In seconda posizione c’è il tartufo nero di Norcia.
Dove si trova il tartufo in America? Il nostro tartufo di qualità piace molto agli americani, sebbene esistano anche alcune specie di tartufo autoctone.
Il tartufo nero si trova in terreni calcareo-argillosi fino a un’altitudine di circa 1.000 m. Il terreno dev’essere particolarmente permeabile, la cui struttura risulta granulare e grumosa.