Per tutti i tartufai è necessario avere un ottimo compagno che sia utile e che dia forza al suo lavoro. Ovviamente, come spesso abbiamo sottolineato, la capacità di ascolto e ricerca di un cane non è data solo dal suo carattere o dall’indole che contraddistingue la sua razza, ma viene costruita mattone su mattone con l’esperienza, sulla base solida di un addestramento.

Come si addestra un cane da tartufo

Come ogni buon addestramento, quello della cerca al tartufo deve essere diviso in piccoli passi, con molta pazienza e somministrato senza fretta. Per far sì che l’addestramento raggiunga buoni risultati, sarebbe l’ideale associare l’addestramento al gioco. Sarebbe il caso di ripetere le attività diverse volte durante la giornata, ma per pochi minuti alla volta fino ad un massimo di un quarto d’ora. Il tempo ridotto è esclusivamente per evitare che il cane si stanchi di questo gioco e finisca per non avere alcun piacere a ripetere le attività fino a questo punto. Per prima cosa, andrebbero insegnati i comandi vocali, come:

  • vai
  • cerca
  • porta
  • dov’è?
  • lascia
  • ferma

Questi sono tutti comandi che sarà necessario insegnare al cane per la cerca al tartufo e che andranno accompagnati a movimenti del braccio così che il cane possa associare la sequenza di suoni ad un gesto visivo.

Ma l’addestramento non finisce qui, e – oltre ai comandi – andranno inserite una serie di attività che prepareranno il cane a una vera e propria caccia al tartufo:

  • Strofinaccio: dopo aver lasciato assorbire, per contatto diretto, l’odore di un tartufo ad uno strofinaccio, questo verrà usato per fare giocare il cane e farlo abituare all’odore del tartufo.
  • Bastone e pallina: serve per far aumentare la fiducia in sé stesso nel cane. Con la pallina attaccata a un bastone, inizieremo a fargli rincorrere l’obiettivo fino a fargliela inseguire e prendere in volo.
  • Tartufo: è il primo vero e proprio contatto con il tartufo, in questa fase si addestrerà il cucciolo a riportare il tartufo. Ci dovremo aspettare che il cane morda e rovini il tartufo e dovremo intervenire con comandi vocali che lo fermino. In questa fase dell’addestramento dovremmo cercare di non toccare il tartufo a mani nude e contaminarlo con il nostro odore.
  • Contenitore: la fase successiva consiste nell’inserire un tartufo in un contenitore di plastica o metallo, di modo che il cane non possa mangiare il tartufo. Questa fase sarà utile per insegnare il comando “lascia”.
  • Riporto: in questa fase si svilupperà nel cane la risposta al comando “porta”. Si lancerà al quadrupede il contenitore con all’interno il tartufo e gli si insegnerà a riportarlo. Il fatto che il tartufo sia contenuto in un involucro di plastica aiuterà ad eliminare l’istinto di mordere del cane.
  • Scavare: per questa fase dell’addestramento, seppelliremo il nostro involucro contenente il tartufo e insegneremo al nostro cane a scavare per raggiungere l’obiettivo. È una fase fondamentale, perché in questo omento dovrei essere fisicamente vicini al cane e fermarlo quando avrà scatto abbastanza per raggiungere l’involucro. A questo punto, con il comando “ferma” insegneremo al cane che saremo noi a prendere fisicamente il tartufo.

Quale tartufo per addestramento cani utilizzare?

Basta una velocissima ricerca in internet per capire che questo è un mercato espanso e funzionale. Esistono tantissimi siti dedicati all’addestramento che si occupano di vendere prodotti per allenare i cani alla cerca e la gamma di articoli e estremamente vasta.

Tartufo nero estivo

Per rispondere alla domanda, però, va segnalato che la maggior parte degli articoli in vendita è a base di tuber aestivum, altresì conosciuto come scorzone o tartufo nero estivo. Benché sia il tartufo meno pregiato, questo è assolutamente commestibile e sfruttato in cucine anche di livello, ma è probabilmente la prima caratteristica a renderlo perfetto per l’addestramento. È infatti più accettabile, per un tartufaio, sacrificare un tartufo meno raro e prezioso per abituare il cane alla ricerca.

Tartufai con il suo cane da tartufo

Il rispetto per il cane dev’essere al primo posto

Così come pianta e tartufo possono crescere solo grazie a uno speciale rapporto simbiotico, per la cerca del tartufo è necessario che cane e tartufaio sviluppino un rapporto speciale. Il rispetto per il proprio amico a 4 zampe dev’essere sempre al primo posto, perché non è un oggetto da utilizzare, non è uno strumento per cercare tartufi; il cane è il tuo braccio destro, il tuo compagno fidato senza il quale non sarebbe possibile andare a caccia di tuber (tra l’altro, raccogliere tartufi senza cane è illegale!).

Inoltre, ricorda che un addestramento errato può far sviluppare al cane gravi problemi comportamentali; contatta sempre un istruttore cinofilo esperto per evitare situazioni spiacevoli, sia per te che per il tuo cane.

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