Esiste una piccola città marchigiana che ha ottenuto negli anni l’appellativo di Capitale del Tartufo; questa città, o paese per meglio dire, si chiama Acqualagna e conta circa 4500 abitanti. La raccolta di tartufo ad Acqualagna è talmente abbondante che questa terra fortunata è in grado, da sola, di competere con le più grandi e rinomate realtà piemontesi.

Il tartufo di Acqualagna

Il tartufo di Acqualagna non è diverso dal tartufo d’Alba, anzi, si tratta proprio dello stesso tartufo: il pregiatissimo tartufo bianco (Tuber Magnatum Pico). Ma non finisce qui, perché nei boschi di Acqualagna e dintorni ci sono le condizioni favorevoli per lo sviluppo di quasi tutte le specie di tartufo commestibili, quali il tartufo nero pregiato (Tuber Melanosporum), il tartufo bianchetto (Tuber Borchii) e il tartufo nero estivo (Tuber Aestivum).

Gola del Furlo

La città del tartufo

Ad Acqualagna il tartufo è sempre di stagione. Grazie alla capacità di questa terra di sviluppare diversi tipi di tuber, ad Acqualagna si raccolgono grandi quantità di tartufo in ogni periodo dell’anno. Ecco perché viene chiamata la città del tartufo, insieme. Inoltre, ci sono diversi eventi dedicati al tartufo sparsi durante l’anno, che richiamano turisti sia dall’Italia, che dall’estero.

Acqualagna si trova nel cuore della provincia di Pesaro e Urbino, nelle Marche, dove il fiume Burano confluisce nel Candigliano, nei pressi della famosa Gola del Furlo.  Il paesaggio suggestivo del lago artificiale del Furlo è uno degli orgogli cittadini ed è stato teatro di diverse vicende storiche. Il variegato habitat fluviale incontaminato all’interno della Riserva Naturale Statale della Gola del Furlo, composto prevalentemente da roverella, carpino nero, acero, orniello e sorbo rappresenta uno dei tanti motivi della vasta presenza naturale di tartufi.

Differenze tra il Tartufo di Acqualagna e il Tartufo d’Alba

Il tartufo di Acqualagna e il tartufo d’Alba sono geneticamente identici. Si tratta in entrambi i casi di Tuber Magnatum Pico, il famoso tartufo bianco pregiato. La rarità di questo tipo di tartufo e la sua grande richiesta fan sì che i pochi territori in cui è possibile raccoglierlo in buone quantità vengano riconosciuti universalmente come le città di questo tipo di tuber.

Nonostante questi due tipi di tartufo siano praticamente uguali, il terreno di raccolta (che ha comunque le stesse caratteristiche pedologiche per lo sviluppo di questa specie) può modificarne leggermente la forma e dare a ciascun tuber delle caratteristiche leggermente diverse. Questo però non significa che sia possibile stabilire a priori di quale dei due Magnatum Pico si tratti, poiché alcune caratteristiche del terreno possono variare sensibilmente nel giro di poche centinaia di metri.

Fiera nazionale del tartufo bianco di Acqualagna

Ogni anno ad Acqualagna si celebra la famosa Fiera Nazionale del Tartufo Bianco di Acqualagna, giunta ormai alla 54ª edizione. L’evento è strutturato all’interno dell’intera cittadina; nella piazza centrale del paese si tiene lo storico mercato del tartufo, il cuore storico dell’evento. Il Palatartufo invece, con i suoi 4.000 mq, è in grado di ospitare i 200.000 visitatori della fiera, in un viaggio enogastronomico che contempla tutti i sapori che la terra marchigiana è in grado di offrire. Inoltre ci sono degustazioni, cooking show e gare di cucina sparse nei 3 weekend della fiera che si tiene annualmente tra ottobre e novembre.

Tartufo di Acqualagna

Caratteristiche del Tartufo Bianco

Acqualagna non teme il confronto con Alba, la famosa città piemontese sede di uno dei più grandi eventi internazionali sul tartufo bianco. Nel piccolo paese marchigiano, infatti, si raccolgono circa 600 tonnellate di tartufo ogni anno, circa i due terzi della produzione nazionale di tartufo.

Qui è il tartufo bianco pregiato a fare da capofila, grazie alle sue caratteristiche organolettiche particolarmente apprezzabili:

  • Il tartufo bianco pregiato è il più costoso tartufo commestibile in commercio,
  • la forma è rotonda, abbastanza regolare, ma con diverse cavità e sporgenze,
  • il peridio, la parte esterna, è di colore bianco-giallastro,
  • la gleba del tartufo bianco, ovvero la parte interna, ha un colore che può variare dal bianco al marrone a seconda del grado di maturazione e della pianta simbionte accanto a cui è cresciuto,
  • ha un odore intenso molto caratteristico,
  • il tartufo bianco pregiato viene consumato crudo ed è particolarmente digeribile.

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